domenica 6 maggio 2012

CONTRACCEZIONE CON METODI NATURALI

I metodi naturali di contraccezione permettono di identificare il periodo fertile della donna. Possono essere utili sia alle donne che vogliono evitare una gravidanza, sia a quelle che invece desiderano un bambino.
Ci sono giorni in cui la donna è fertile, giorni in cui non è fertile e giorni in cui la fertilità è poco probabile ma possibile. I giorni fertili sono riconosciuti attraverso segni soggettivi e misurazioni.
Complessivamente una donna può andare incontro ad una gravidanza dopo un rapporto “completo” all’incirca sei giorni al mese, cioè tre giorni prima dell’ovulazione, il giorno dell’ovulazione e i due giorni che la seguono.
Lo scopo di questi metodi è quello di individuare il periodo fertile. Le coppie che desiderano evitare la gravidanza si astengono dai rapporti durante tale periodo. Al contrario, le coppie che desiderano ottenere una gravidanza devono concentrare i rapporti nei giorni fertili.
Nel caso d’uso corretto di questi metodi, la percentuale di gravidanza varia da 5 a 9 su 100 coppie.

VANTAGGI
Questi metodi non richiedono visite mediche di controllo o l’impiego di sostanze medicinali. Sono gratuiti, sono ben accettati da molte religioni ed aumentano le possibilità di conoscere il funzionamento del proprio corpo e la confidenza nella coppia.

SVANTAGGI
Si basano sull’accordo dei partner di evitare i rapporti nel periodo fertile: per alcune coppie la necessità di astenersi dai rapporti causa stress. Inoltre, è da considerare che ci possono essere condizioni che alterano la temperatura corporea o le caratteristiche del muco cervicale e di conseguenza non rendono sicura l’interpretazione dei parametri (infezioni, lavande vaginali, gel o spermicidi).
Infine, non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili.

METODO DELLA TEMPERATURA BASALE
La rilevazione giornaliera della temperatura, effettuata al risveglio con il termometro (prima di alzarsi dal letto), permette alla donna di individuare il periodo fertile del proprio ciclo.
Dovendo confrontare la temperatura nei vari giorni è importante misurarla sempre allo stesso modo (orale, vaginale o rettale).
Ogni giorno si deve riportare la temperatura misurata su un foglio o quadretti: all’inizio, nei giorni seguenti il ciclo mestruale, la temperatura è stabile, anche se può lievemente abbassarsi e rialzarsi. Misurandola per via vaginale o rettale è più stabile.
Ad un certo punto ci sarà un abbassamento e poi un rapido rialzamento: quelli sono i giorni in cui avviene l’ovulazione e quindi i propri giorni fertili.

METODO OGINO-KNAUSS (DEL CALENDARIO)
E’ un metodo statistico e si basa sull’individuazione dei giorni fertili utilizzando la durata dei 12 cicli mestruali precedenti, registrati dalla donna sul calendario.
Il primo giorno fertile si individua sottraendo 18 al ciclo più breve ed 11 a quello più lungo.

METODO DEL MUCO CERVICALE (BILLINGS)

Consiste nell’osservazione quotidiana dell’aspetto e della consistenza del muco vaginale, e della valutazione delle sensazioni soggettive che si hanno a livello dei genitali esterni. Su queste variazioni si identificano i giorni fertili.
Il periodo meno fertile in una donna è quello di inizio del ciclo, subito dopo le mestruazioni, e in cui il muco cervicale è quasi inesistente e la zona vaginale è “secca”.
durante i giorni vicini all’ovulazione, ovvero l’inizio del periodo più fertile, il muco modifica le sue caratteristiche sotto lo stimolo degli ormoni estrogeni e diventa progressivamente sempre più filante, vitreo, elastico, simile al bianco d’uovo e più abbondante.
Considerando quindi che il giorno dell’ovulazione solitamente corrisponde al giorno in cui il muco ha il suo picco, con questo metodo si può determinare con relativa sicurezza l’inizio e la fine della fase fertile.

METODO SINTOTERMICO

Questo metodo associa la registrazione della temperatura corporea all’osservazione delle caratteristiche del muco vaginale ed altri segni che accompagnano l’ovulazione, quali le modificazioni del collo dell’utero e la tensione mammaria.
Essendo diversi i segni che il metodo prende in esame, l'uno aiuta l'interpretazione dell'altro così che la donna può avere a disposizione almeno due segni per identificare l'inizio della fertilità ed almeno due per individuarne la fine.
Il periodo fertile secondo il metodo inizia il giorno della prima comparsa di muco sui genitali esterni. Durante tale giorno sono solitamente ravvisabili anche le prime modificazioni della cervice uterina che diventa più soffice, più alta e dall'orifizio un po' più aperto rispetto al giorno precedente di sterilità. Nei giorni successivi sia il muco cervicale sia la cervice uterina subiscono modificazioni graduali fino a raggiungere un quadro di piena fertilità: il muco si presenta particolarmente fluido, trasparente e filante, e la cervice uterina diviene particolarmente soffice, molto alta in vagina e del tutto aperta. Il giorno in cui sia il muco che la cervice presentano queste caratteristiche di massima fertilità, è considerato il giorno del picco dei sintomi, ossia il giorno di massima fertilità, quello più prossimo all'ovulazione.
La temperatura basale misurata dalla donna ogni giorno presenta, fino al giorno del picco degli altri due segni, un andamento basso. È subito dopo il giorno del picco che solitamente si innalza di almeno un decimo di grado e rimane alta fino al giorno in cui compare la mestruazione successiva. Dopo tre giorni di temperatura alta, successivi al giorno del picco degli altri sintomi, si considera terminato il periodo fertile.

METODO DI INDIVIDUAZIONE DEL PERIODO FERTILE COMPUTERIZZATO

È un piccolo computer in grado di memorizzare informazioni sulle caratteristiche mestruali personali e di misurare nelle urine del mattino due ormoni mediante stick rilevatori. Può essere usato solo da donne che hanno clicli di durata compresa tra i 25/35 giorni.

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