Per ogni donna la maternità è un’esperienza nuova, unica e affascinante, ma anche difficile.
È naturale che la neo-mamma, specialmente al suo primo figlio, abbia il timore di non essere all’altezza del suo nuovo ruolo (“Avrà mangiato abbastanza? Perché piange? L’avrò cambiato bene? Perché di notte si sveglia?”).
Tutte le mamme condividono la stessa inesperienza e la stessa paura di sbagliare.
La pratica, gradualmente, attenuerà queste ansie.
È comunque utile cercare di organizzarsi in questa fase così delicata e chiedere consigli alle ostetriche presso i consultori o che svolgono assistenza a domicilio, ogni volta che si presenti l’esigenza.
CAMBIO DEL PANNOLINO
Il contatto con feci e urina può provocare facilmente irritazioni nella zona genito-anale del neonato:
• detergere e asciugare con cura queste regioni, ad ogni cambio del pannolino;
• cambiare il pannolino ogni volta che ce n’è la necessità, controllando il bambino frequentemente.
Ci sono infatti dei bimbi che piangono quando sono sporchi di feci o urine, ma altri aspettano che sia la mamma ad accorgersi di questa evenienza.
Particolare cura va posta nel lavare i genitali effettuando movimenti della mano dai genitali verso l’ano per evitare che residui di feci possano infettare i genitali stessi.
Si possono utilizzare le salviettine imbevute per asportare le feci o quando non è disponibile acqua calda corrente.
E’ spesso utile applicare un leggero strato di pasta protettiva all’ossido di zinco.
BAGNETTO
Quello del bagnetto è un momento di grande importanza: rappresenta un’occasione di contatto e interazione fra genitori e bambini.
Quando?
Il bagnetto può essere fatto tutti i giorni, anche se il moncone del cordone ombelicale non è ancora caduto.
Non esiste un momento perfetto poiché ogni bambino ha i suoi ritmi. Potrebbe essere fatto nel tardo pomeriggio o la sera: in modo tale che anche il papà del bambino possa partecipare.
Inoltre l’acqua può favorire il rilassamento del bambino e conciliarne il riposo per la notte.
Però non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo: su alcuni potrebbe avere un effetto eccitante.
E’ possibile associare al momento del bagnetto, il massaggio, che verrà eseguito successivamente con l’applicazione della crema o dell’olio di mandorle.
Dove?
É preferibile effettuare il bagnetto in una stanza da bagno ben riscaldata, senza correnti d’aria.
Preparare tutto l'occorrente prima di iniziare il bagnetto, in modo da non doversi mai allontanare dal bambino.
Quali prodotti utilizzare?
Usare saponi liquidi o solidi a pH neutro, in quantità moderata.
Si può utilizzare un unico prodotto di pulizia per tutte le esigenze del bambino.
L’uso di spugne è sconsigliato, perché possono essere ricettacolo per i germi e possono causare irritazioni sulla cute delicata del neonato.
Temperatura dell’acqua?
La temperatura dell’acqua deve essere di circa 37 °C, mai superiore. Può essere rilevata immergendo il gomito nell’acqua o con gli appositi termometri.
Come?
Utilizzare una bacinella di plastica o la vasca del lavabo se è di dimensioni adeguate per il neonato.
Appoggiare il dorso e la testa del bambino sull’avambraccio sostenendo la spalla e il braccio con la stessa mano: immergere il bambino gradualmente nell'acqua e con la mano libera insaponare il piccolo, cominciando dalla testa e dal collo, scendendo verso il basso, detergendo con particolare attenzione le pieghe cutanee e la zona genito-anale.
Lavare il viso solo con acqua, per evitare l’irritazione degli occhi.
Ripetere la stessa operazione anche per il dorso, tenendo il bimbo poggiato al braccio in posizione prona.
Dopo aver risciacquato il bambino, asciugarlo accuratamente tamponando la cute(non strofinare) con un asciugamano morbido, evitando il raffreddamento.
CURA DEL CORDONE OMBELICALE
Dopo la nascita il cordone ombelicale del bambino si asciuga progressivamente per poi staccarsi dalla parete addominale, lasciando una ferita che viene poi sostituita da cute cicatriziale (ombelico).
La caduta del moncone si verifica, in genere, tra la sesta e la decima giornata di vita; la completa cicatrizzazione dell’ombelico avviene, di solito, entro i successivi 8-10 giorni.
Questi tempi possono, subire variazioni individuali notevoli.
È importante mantenere il cordone o la ferita ombelicale, il più possibile puliti ed asciutti:
Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e detergere il moncone e la cute circostante, ad ogni cambio del pannolino, con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica sterile (o alcool denaturato in caso siano presenti secrezioni siero-ematiche), dalla base verso l'esterno in modo circolare e per tutta la sua lunghezza.
Avvolgerlo in una garza sterile asciutta, avendo cura di rivolgere moncone e “molletta” verso l’alto, poi fissarlo con la rete elastica intorno all’addome.
Sostituire la garza ogni qualvolta si bagni o si sporchi venendo a contatto con feci o urine.
Dopo la caduta del cordone, continuare a disinfettare con alcool denaturato fino alla completa cicatrizzazione.
Consultare il pediatra in caso di: secrezione di pus, arrossamento della regione attorno all'ombelico o se vi è un ritardo nel distacco del cordone ombelicale.
CURA DI OCCHI, ORECCHIE E NASO
Cura degli occhi
Se sono presenti delle secrezioni, pulire gli occhi del bambino con garze sterili imbevute di acqua sterile, procedendo delicatamente dall’interno all’esterno dell’occhio. Utilizzare una garza per ogni occhio.
Cura delle orecchie
Pulire le orecchie del bambino solo esternamente, con una garza imbevuta di acqua. E’ sconsigliato l’uso dei bastoncini per orecchie in quanto, se mal utilizzati, potrebbero causare lesioni al timpano e accumulo di cerume.
Cura del naso
Pulire il naso del neonato quando sono presenti secrezioni, con una garza inumidita con acqua.
Se il bambino ha il naso chiuso, instillare in ciascuna narice alcuni ml di soluzione fisiologica, reclinando la testa di lato per favorire il flusso del muco.
Se necessario è possibile far uso di estrattori di muco associati a soluzioni di fisiologica per mantenere pulite le fosse nasali, soprattutto nelle malattie da raffreddamento.
CURA DELLA CUTE
La pelle dei neonati è sottile e delicata e per questo è facilmente soggetta ad arrossamenti, screpolature ed irritazioni.
E’ sconsigliato l’uso del talco, perché può essere inalato e può depositarsi nelle pieghe cutanee, provocando irritazione.
Se la cute del bambino è particolarmente secca e screpolata, si può utilizzare olio di mandorle dolci (massaggiare accuratamente fino a completo assorbimento dell’olio).
TAGLIO DELLE UNGHIE
Tagliare le unghie al bambino quando superano la punta del dito e appaiono abbastanza dure e resistenti.
Per non correre il rischio di ferite, utilizzare forbicine con punte arrotondate.
VESTIARIO
Non esistono regole particolari per quanto riguarda l’abbigliamento.
Ricordare che il tuo bambino, proprio come gli adulti, percepisce il caldo e il freddo: non eccedere quindi nel coprirlo o scoprirlo.
Evitare l’utilizzo di indumenti con accessori pericolosi (parti che potrebbero essere ingerite) o indumenti che possono limitare i movimenti del piccolo.
STERILIZZAZIONE
La sterilizzazione di ciucci e tettarelle è assolutamente necessaria per i bambini che vengono allattati artificialmente e per coloro che fanno uso di succhiotti.
I metodi di sterilizzazione possono essere chimici o fisici.
Tutto il materiale, prima di essere sottoposto alla procedura di sterilizzazione deve essere accuratamente lavato con acqua e sapone, e sciacquato.
STERILIZZAZIONE CHIMICA
Si effettua utilizzando prodotti a base di ipoclorito di sodio (es. Amuchina, Milton...).
Si immerge completamente nel bagno disinfettante tutto ciò che deve essere sterilizzato in un contenitore non metallico per il tempo e con le modalità previste per il singolo prodotto.
Non possono essere sottoposti a questo trattamento gli oggetti metallici.
Lavarsi bene le mani prima di toccare gli oggetti disinfettati.
STERILIZZAZIONE FISICA
Si ottiene sterilità degli oggetti attraverso l’ebollizione.
L’ebollizione dell’acqua va mantenuta per 20 minuti: in tal modo si ottiene la distruzione delle principali forme batteriche.
Il bagnetto può essere fatto tutti i giorni, anche se il moncone del cordone ombelicale non è ancora caduto.
Non esiste un momento perfetto poiché ogni bambino ha i suoi ritmi. Potrebbe essere fatto nel tardo pomeriggio o la sera: in modo tale che anche il papà del bambino possa partecipare.
Inoltre l’acqua può favorire il rilassamento del bambino e conciliarne il riposo per la notte.
Però non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo: su alcuni potrebbe avere un effetto eccitante.
E’ possibile associare al momento del bagnetto, il massaggio, che verrà eseguito successivamente con l’applicazione della crema o dell’olio di mandorle.
Dove?
É preferibile effettuare il bagnetto in una stanza da bagno ben riscaldata, senza correnti d’aria.
Preparare tutto l'occorrente prima di iniziare il bagnetto, in modo da non doversi mai allontanare dal bambino.
Quali prodotti utilizzare?
Usare saponi liquidi o solidi a pH neutro, in quantità moderata.
Si può utilizzare un unico prodotto di pulizia per tutte le esigenze del bambino.
L’uso di spugne è sconsigliato, perché possono essere ricettacolo per i germi e possono causare irritazioni sulla cute delicata del neonato.
Temperatura dell’acqua?
La temperatura dell’acqua deve essere di circa 37 °C, mai superiore. Può essere rilevata immergendo il gomito nell’acqua o con gli appositi termometri.
Come?
Utilizzare una bacinella di plastica o la vasca del lavabo se è di dimensioni adeguate per il neonato.
Appoggiare il dorso e la testa del bambino sull’avambraccio sostenendo la spalla e il braccio con la stessa mano: immergere il bambino gradualmente nell'acqua e con la mano libera insaponare il piccolo, cominciando dalla testa e dal collo, scendendo verso il basso, detergendo con particolare attenzione le pieghe cutanee e la zona genito-anale.
Lavare il viso solo con acqua, per evitare l’irritazione degli occhi.
Ripetere la stessa operazione anche per il dorso, tenendo il bimbo poggiato al braccio in posizione prona.
Dopo aver risciacquato il bambino, asciugarlo accuratamente tamponando la cute(non strofinare) con un asciugamano morbido, evitando il raffreddamento.
CURA DEL CORDONE OMBELICALE
Dopo la nascita il cordone ombelicale del bambino si asciuga progressivamente per poi staccarsi dalla parete addominale, lasciando una ferita che viene poi sostituita da cute cicatriziale (ombelico).
La caduta del moncone si verifica, in genere, tra la sesta e la decima giornata di vita; la completa cicatrizzazione dell’ombelico avviene, di solito, entro i successivi 8-10 giorni.
Questi tempi possono, subire variazioni individuali notevoli.
È importante mantenere il cordone o la ferita ombelicale, il più possibile puliti ed asciutti:
Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone e detergere il moncone e la cute circostante, ad ogni cambio del pannolino, con una garza sterile imbevuta di soluzione fisiologica sterile (o alcool denaturato in caso siano presenti secrezioni siero-ematiche), dalla base verso l'esterno in modo circolare e per tutta la sua lunghezza.
Avvolgerlo in una garza sterile asciutta, avendo cura di rivolgere moncone e “molletta” verso l’alto, poi fissarlo con la rete elastica intorno all’addome.
Sostituire la garza ogni qualvolta si bagni o si sporchi venendo a contatto con feci o urine.
Dopo la caduta del cordone, continuare a disinfettare con alcool denaturato fino alla completa cicatrizzazione.
Consultare il pediatra in caso di: secrezione di pus, arrossamento della regione attorno all'ombelico o se vi è un ritardo nel distacco del cordone ombelicale.
CURA DI OCCHI, ORECCHIE E NASO
Cura degli occhi
Se sono presenti delle secrezioni, pulire gli occhi del bambino con garze sterili imbevute di acqua sterile, procedendo delicatamente dall’interno all’esterno dell’occhio. Utilizzare una garza per ogni occhio.
Cura delle orecchie
Pulire le orecchie del bambino solo esternamente, con una garza imbevuta di acqua. E’ sconsigliato l’uso dei bastoncini per orecchie in quanto, se mal utilizzati, potrebbero causare lesioni al timpano e accumulo di cerume.
Cura del naso
Pulire il naso del neonato quando sono presenti secrezioni, con una garza inumidita con acqua.
Se il bambino ha il naso chiuso, instillare in ciascuna narice alcuni ml di soluzione fisiologica, reclinando la testa di lato per favorire il flusso del muco.
Se necessario è possibile far uso di estrattori di muco associati a soluzioni di fisiologica per mantenere pulite le fosse nasali, soprattutto nelle malattie da raffreddamento.
CURA DELLA CUTE
La pelle dei neonati è sottile e delicata e per questo è facilmente soggetta ad arrossamenti, screpolature ed irritazioni.
E’ sconsigliato l’uso del talco, perché può essere inalato e può depositarsi nelle pieghe cutanee, provocando irritazione.
Se la cute del bambino è particolarmente secca e screpolata, si può utilizzare olio di mandorle dolci (massaggiare accuratamente fino a completo assorbimento dell’olio).
TAGLIO DELLE UNGHIE
Tagliare le unghie al bambino quando superano la punta del dito e appaiono abbastanza dure e resistenti.
Per non correre il rischio di ferite, utilizzare forbicine con punte arrotondate.
VESTIARIO
Non esistono regole particolari per quanto riguarda l’abbigliamento.
Ricordare che il tuo bambino, proprio come gli adulti, percepisce il caldo e il freddo: non eccedere quindi nel coprirlo o scoprirlo.
Evitare l’utilizzo di indumenti con accessori pericolosi (parti che potrebbero essere ingerite) o indumenti che possono limitare i movimenti del piccolo.
STERILIZZAZIONE
La sterilizzazione di ciucci e tettarelle è assolutamente necessaria per i bambini che vengono allattati artificialmente e per coloro che fanno uso di succhiotti.
I metodi di sterilizzazione possono essere chimici o fisici.
Tutto il materiale, prima di essere sottoposto alla procedura di sterilizzazione deve essere accuratamente lavato con acqua e sapone, e sciacquato.
STERILIZZAZIONE CHIMICA
Si effettua utilizzando prodotti a base di ipoclorito di sodio (es. Amuchina, Milton...).
Si immerge completamente nel bagno disinfettante tutto ciò che deve essere sterilizzato in un contenitore non metallico per il tempo e con le modalità previste per il singolo prodotto.
Non possono essere sottoposti a questo trattamento gli oggetti metallici.
Lavarsi bene le mani prima di toccare gli oggetti disinfettati.
STERILIZZAZIONE FISICA
Si ottiene sterilità degli oggetti attraverso l’ebollizione.
L’ebollizione dell’acqua va mantenuta per 20 minuti: in tal modo si ottiene la distruzione delle principali forme batteriche.
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