sabato 28 gennaio 2012

IL BAMBINO PODALICO

La presentazione podalica rappresenta una delle indicazioni più frequenti al taglio cesareo programmato, in quanto questa condizione espone il feto ad un rischio più elevato di traumatismi ed un aumento della mortalità se il parto avviene per via vaginale.
Tuttavia, il taglio cesareo è un intervento chirurgico ed espone la madre ad un rischio anestesiologico ed al rischio di complicanze nel post intervento. Inoltre il tempo di “recupero” dopo un intervento chirurgico addominale è più lungo rispetto al post-partum di chi ha partorito per via vaginale.
Per tutti questi motivi, alla donna con feto podalico si può proporre il rivolgimento per manovre esterne , che consiste nel far fare al feto una “capriola” per farlo mettere il posizione cefalica, al fine di espletare il parto per via vaginale, al momento in cui, successivamente, insorgerà il travaglio spontaneo.

Il rivolgimento può essere eseguito intorno alle 36-37 settimane, perché a quest’epoca di gravidanza la presentazione è quasi sempre definitiva, per cui le possibilità che il feto assuma spontaneamente la posizione cefalica prima del parto sono molto scarse.
La procedura è la seguente: viene somministrato un farmaco tocolitico (cioè che blocca l’insorgenza di attività contrattile). Si esegue un controllo ecografico per confermare la presentazione podalica, l’accrescimento, la posizione placentare e la quantità di liquido amniotico. Si esegue, poi, un tracciato cardiotocografico per confermare il benessere fetale. A questo punto, in assenza di controindicazioni, il medico sotto guida ecografica cercherà di imprimere al feto un movimento che lo farà girare.
Dopo il rivolgimento si conferma il benessere fetale con cardiotocografia.
La percentuale di successo del rivolgimento è intorno al 75%.
Il successo del rivolgimento, ovviamente, non garantisce che il parto avvenga per via vaginale in quanto potrebbero insorgere altre condizioni, prima o durante il travaglio, che richiedano l’espletamento del parto tramite taglio cesareo.
Le controindicazione al rivolgimento per manovre esterne sono: placenta anteriore, placenta previa, anidramnios o oligoidramnios (bassa quantità di liquido amniotico), ritardo di crescita, tracciato cardiotocografico non rassicurante o presenza di numerosi fibromi uterini.

Nessun commento:

Posta un commento