lunedì 12 dicembre 2011

IL FUMO IN GRAVIDANZA

Smettere di fumare sicuramente non è un problema di lieve entità, ma la forza di volontà e il sostegno della consapevolezza che questo atto sarà di beneficio per il bambino aiuteranno ad abbandonare questa abitudine. Sono attualmente disponibili corsi e incontri con le ostetriche per essere sostenute durante questo percorso, durante i quali verranno attuati dei programmi per la soluzione del problema.
Non abbiate paura di essere giudicate o criticate, ma abbiate la forza ed il coraggio di chiedere aiuto perché la volontà di iniziare questo percorso è già un grande passo verso il raggiungimento dell’obiettivo.

Che fumare durante la gravidanza sia dannoso è ormai noto da anni e molte donne fumatrici sono a conoscenza delle conseguenze negative che può avere questa pratica sulla fertilità, sulla gravidanza e sul neonato. Per cominciare si ha una riduzione delle possibilità di concepire ed una menopausa precoce di circa 2 anni rispetto alle donne non fumatrici; si ha un aumentato rischio di aborti spontanei, parti prematuri e distacco di placenta. Il vostro bambino ha una probabilità maggiore di presentare basso peso alla nascita, irritabilità, iperattività, maggior eccitabilità e performance intellettive inferiori, oltre all’aumento dell’incidenza di tumori infantili.
Anche esporre il neonato ed il bambino al fumo dei genitori comporta non pochi rischi, con un aumento di malattie acute delle basse vie respiratorie (come l’asma) nei primi anni di vita, broncospasmi, otite media ricorrente, aumentato rischio di morte improvvisa del neonato e alterata maturazione del sistema vegetativo e centrale.
Queste sono solo alcune delle ragioni per le quali la madre non deve fumare durante la gravidanza e l’allattamento (anche il latte materno subisce dei cambiamenti) , ma soprattutto deve sentirsi responsabilizzata a non far fumare nessuno in sua presenza e, dopo la nascita, in presenza del proprio bambino.
Smettere di fumare sicuramente non è un problema di lieve entità, ma la forza di volontà e il sostegno della consapevolezza che questo atto sarà di beneficio per il bambino aiuteranno ad abbandonare questa abitudine. Sono attualmente disponibili corsi e incontri con le ostetriche per essere sostenute durante questo percorso, durante i quali verranno attuati dei programmi per la soluzione del problema.
Non abbiate paura di essere giudicate o criticate, ma abbiate la forza ed il coraggio di chiedere aiuto perché la volontà di iniziare questo percorso è già un grande passo verso il raggiungimento dell’obiettivo.

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