
Tutte queste condizioni inducono nuove richieste nutrizionali.
I MUTAMENTI FISIOLOGICI
1. SISTEMA ENDOCRINO
Aumenta la concentrazione ematica di estrogeni e progesterone: gli estrogeni modificano il metabolismo, aumentano il turnover delle ossa materne, stimolano la secrezione di prolattina che dà inizio e mantiene la produzione di latte. Il progesterone, invece, rilascia la muscolatura liscia del tratto gastrointestinale e dell’utero, favorisce la respirazione materna, promuove lo sviluppo della ghiandola mammaria e inibisce la secrezione di latte durante la gravidanza.
Tutti gli ormoni secreti contribuiscono ad aumentare la resistenza delle cellule pancreatiche all’insulina in modo da ridurre l’accumulo di glucosio nei tessuti e favorire il flusso verso il feto.
Inoltre, la concentrazione di molti nutrienti è inferiore durante la gravidanza, a causa dell’”emodiluizione”, infatti il volume del plasma Aumenta di circa il 50% entro il termine della gravidanza, mentre I globuli rossi aumentano soltanto del 15-20% (“emodiluizione”)
2. APPARATO RENALE
Il flusso di plasma a livello renale aumenta del 75% e la filtrazione glomerulare aumenta del 50%, quindi aumenta la secrezione di glucosio, amminoacidi, iodio e vitamine idrosolubili con l’urina
3. APPORTO ENERGETICO
L’aumentata richiesta di energia è dovuta all’aumentato metabolismo a riposo (il metabolismo basale aumenta del 20% nel terzo trimestre), costruzione di nuovo tessuto ed aumentata massa corporea (l’aumento di peso al termine è di circa 8-10Kg)
RICHIESTE NUTRIZIONALI IN GRAVIDANZA
A) ENERGIA: in gravidanza il fabbisogno di energia aumenta di circa 300 kcal/die, in relazione al peso pre-gravidanza (365 se sottopeso, 300 se normopeso, 200 se sovrappeso)
B) ACQUA E FIBRE: sono importanti per gli equilibri idrosalini e per la depurazione dell’organismo ed utili anche per il controllo dell’organismo. In gravidanza aumentano le necessità di acqua, per soddisfare il fabbisogno del feto e per il liquido amniotico.
C) NUTRIENTI:
- PROTEINE: il fabbisogno di proteine (animali e vegetali) aumenta, per consentire un corretto sviluppo del feto. Si raccomanda un’assunzione giornaliera media di 60g.
- LIPIDI: in gravidanza occorrono 70-80 g/die di lipidi (meglio se vegetali), anche se nei paesi industrializzati tale quota è spesso superata.
- CARBOIDRATI: in gravidanza valgono le stesse raccomandazioni per la dieta di un individuo adulto, quindi almeno il 55% del fabbisogno energetico deve essere fornito dai carboidrati ed è meglio prediligere i carboidrati complessi (pane e pasta) a quelli semplici (zuccheri).
- VITAMINE E MINERALI: Sono micronutrienti essenziali che vanno assunti con la dieta poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarli e sono indispensabili per un corretto sviluppo del feto.
Il FLUORO ha un’azione anticarie: rinforza lo smalto dentale, favorisce la remineralizzazione ed ha un effetto antimicrobico
Il FERRO: il suo fabbisogno aumenta in gravidanza di quasi 15mg e tale richiesta non è facilmente soddisfatta dalla dieta, per cui se ne consiglia spesso un supplemento.
L’ACIDO FOLICO: in gravidanza aumenta la richiesta materna perché aumenta l’eritropoiesi e si aggiunge la richiesta fetale; infatti è indispensabile per la formazione del tubo neurale ed i tessuti in accrescimento (in particolare le cellule del sistema nervoso) necessitano di più acido folico.
La carenza di folati nel primo trimestre di gravidanza è collegata a malformazioni neonatali (spina bifida).
La VITAMINA B12 è importante, in associazione all’acido folico, nella prevenzione di alcune forme di anemia e per lo sviluppo del sistema nervoso.
Le diete strettamente vegetariane sono ad alto rischio di deficienza di vitamina B12.
MAGNESIO e POTASSIO sono importanti per l’equilibrio idrosalino e nei processi elettrochimici cellulari. Aiutano a prevenire i crampi muscolari, disturbo frequente in gravidanza.
VITAMINA D e CALCIO: la vitamina D viene sintetizzata dalla cute durante l’esposizione alla luce solare e facilita l’assorbimento del Calcio, contribuendo alla corretta formazione dello scheletro fetale.
In gravidanza aumenta il fabbisogno di vitamina D, per l’aumentata utilizzazione di calcio e fosfati nella mineralizzazione dello scheletro in crescita del feto.
Numerosi studi hanno dimostrato che si possono avere stati carenziali a carico non solo della madre ma anche del nascituro per una insufficiente esposizione al sole, specialmente in inverno e nel terzo trimestre di gravidanza.
La VITAMINA A è importante per lo sviluppo del feto (promuove crescita e differenziazione cellulare), per la costituzione delle sue riserve e per la crescita dei tessuti materni. Dosi eccessive aumentano il rischio di patologie congenite (difetti al sistema cardiovascolare e al SNC).
In gravidanza è quindi preferibile integrare con betacarotene, precursore non teratogeno della Vitamina A, in quanto non causa ipervitaminosi A.
La VITAMINA C è importante soprattutto per l’assorbimento del ferro e la sintesi del collagene.
In gravidanza il fabbisogno di Vitamina C aumenta e la dieta spesso non apporta tutta la Vitamina C necessaria.
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